Reddito Energetico Nazionale: Un’opportunità per l’autonomia energetica e il sostegno sociale

Mt1: Reddito Energetico Nazionale

Il panorama energetico italiano si arricchisce di una significativa iniziativa: il Reddito Energetico Nazionale. Questo strumento rappresenta un finanziamento a fondo perduto specificamente destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici domestici, con una potenza compresa tra i 2 e i 6 kW. L’obiettivo primario è fornire energia autoprodotta alle famiglie residenti in unità immobiliari private che versano in condizioni di disagio economico, promuovendo al contempo l’autoconsumo energetico e la diffusione delle energie rinnovabili.

La gestione di questo importante “Fondo Nazionale Reddito Energetico” è affidata al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), in seguito all’istituzione tramite il Decreto Ministeriale dell’8 agosto 2023 (DM REN).

Per gli anni 2024 e 2025, sono stati stanziati complessivamente 200 milioni di euro. Questa dotazione finanziaria è così suddivisa annualmente per garantire un equo accesso all’opportunità:

  • 80 milioni di euro sono destinati alle regioni del Sud e alle isole: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  • 20 milioni di euro sono allocati alle restanti Regioni e Province Autonome del territorio nazionale.

In concreto, il “Fondo Nazionale Reddito Energetico” permette ai Soggetti Beneficiari, ovvero coloro che presentano regolare domanda e soddisfano i requisiti, di installare impianti fotovoltaici presso la propria abitazione e di utilizzare l’energia solare prodotta per coprire i propri fabbisogni energetici.

Un aspetto particolarmente innovativo di questa misura è la gestione dell’energia prodotta in eccesso. La quota di energia solare generata dall’impianto e non immediatamente consumata dal cittadino viene messa a disposizione del GSE per un periodo di 20 anni. Il GSE, a sua volta, utilizzerà i proventi derivanti da questa energia per alimentare ulteriormente il “Fondo Nazionale Reddito Energetico”, creando un circolo virtuoso di sostenibilità.

È importante sottolineare che il “Fondo Nazionale Reddito Energetico” ha la possibilità di essere incrementato attraverso versamenti volontari da parte di diverse entità, tra cui Amministrazioni centrali, Regioni, Province autonome, altri enti pubblici e organizzazioni non-profit. Ulteriori risorse potranno provenire anche dalla programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei, ampliando ulteriormente la portata di questa lodevole iniziativa.

Possono accedere al Reddito Energetico le persone fisiche aventi i seguenti requisiti:

  • appartenenza a nucleo familiare con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico;
  • titolarità di un valido diritto reale (proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione) su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, ovvero su aree e spazi pertinenziali ove andrà realizzato l’impianto fotovoltaico per cui si richiede l’accesso all’agevolazione;
  • essere intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare. Si precisa che tale requisito potrà essere posseduto anche da un altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE.

Tali soggetti sono definiti Soggetti Beneficiari e saranno coloro che presentano domanda o che delegano un altro soggetto per la richiesta di accesso al beneficio.

Le domande di accesso alle agevolazioni previste dal “Fondo Nazionale Reddito Energetico” devono essere inviate al GSE da parte del Soggetto Beneficiario, con il supporto del Soggetto Realizzatore, cioè colui che realizza l’impianto e che riceve il contributo in conto capitale.

Soggetti Realizzatori sono le imprese installatrici di impianti fotovoltaici. Si ricorda che i Soggetti Realizzatori devono essere in regola relativamente ai requisiti di formazione e aggiornamento obbligatori richiesti per le attività di installazione e manutenzione da fonti di energia rinnovabile.

Per poter ottenere il contributo, è necessario che le unità immobiliari su cui saranno installati gli impianti fotovoltaici siano di residenza anagrafica del nucleo familiare ai fini ISEE al momento della presentazione della richiesta di accesso al beneficio. Sono ammesse le unità immobiliari accatastate nel gruppo A delle categorie catastali, con esclusione, in ogni caso, delle unità immobiliari accatastate nelle categorie A1, A8, A9 e A10.

Chi presenta la richiesta può beneficiare dell’agevolazione una sola volta, restando esclusa ogni ipotesi di doppia agevolazione sia per lo stesso Soggetto Beneficiario che per lo stesso nucleo familiare. In caso di respingimento da parte del GSE, la richiesta di accesso all’agevolazione potrà essere ripresentata, a condizione che siano state sanate le incongruenze riscontrate dal GSE in fase di istruttoria. Nel caso di esaurimento del contingente disponibile per l’anno in corso, il soggetto beneficiario potrà presentare una nuova richiesta per il bando successivo.

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